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Wikipedia in campo contro l'UE

Intervista al fondatore dell'enciclopedia online Jimmy Wales sulle ragioni dell'opposizione alla riforma del copyright: "Danneggia gli utenti"

  • 12 settembre 2018, 05:57
  • 23 novembre, 00:22
03:11

Jimmy Wales spiega il no di Wikipedia al nuovo copyright UE

RSI/Lorenzo Simoncelli 12.09.2018, 06:00

  • RSI
Di: Lorenzo Simoncelli 

"La riforma sul copyright voluta dall'Unione Europea sembra studiata per rafforzare il monopolio delle grandi piattaforme digitali, come Google e Youtube, in questo modo si crea un ostacolo a tutte quelle piccole start-up della Rete che provano ad incentivare gli utenti a condividere contenuti". La pensa così Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, che, intervistato dalla RSI, critica il progetto di riforma sul diritto d'autore che sarà discusso in plenaria il 12 settembre al Parlamento Europeo di Strasburgo.

La direttiva, che ha come obbiettivo principale aggiornare le norme europee sulla protezione del diritto d’autore nell’era dell’informazione digitale, era già stata respinta lo scorso luglio. Bruxelles, insieme alle lobby dell’editoria e dell’industria cinematografica e musicale, spinge per garantire ai produttori di contenuti una remunerazione congrua da parte dei colossi del web, come Google e YouTube, che monetizzano l’intermediazione di contenuti generati da terzi.

"Vogliono proteggere il diritto d’autore introducendo un filtro online che non permetterebbe di caricare in Rete materiale protetto da copyright, come scritto nell’articolo 13 della direttiva. Secondo noi questa misura non è corretta ed i più danneggiati sarebbero proprio gli utenti di Internet" ha detto Wales ai microfoni di RSI.

Wikipedia, lo scorso luglio, in segno di protesta, ha deciso di oscurare la sua pagina in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, sostenendo che la nuova direttiva metterebbe a serio rischio la libertà della Rete e la condivisione dei contenuti online, vitali per una piattaforma come Wikipedia.

"Siamo molto scrupolosi nel far rispettare i diritti d’autore, ed al contrario di quanto sostiene l’Unione Europea non abbiamo bisogno di nessun filtro: il garante del copyright è la comunità stessa. Faremo di tutto per evitare che le normative danneggino la cultura partecipativa della Rete" ha concluso Wales.

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