Cultura e spettacoli

Aspettando i leoni...

  • 7 settembre 2013, 14:53
  • 5 settembre 2023, 19:25
ky_venezia_leoni.JPG

Archivio

  • KEYSTONE

Con l’ultimo dei venti film in concorso il franco/algerino “Es stouth/Le terrrasses” di Merzak Allouache è finita anche la settantesima Mostra del cinema. A volte essere programmato per ultimo porta fortuna... è successo più di una volta ai Festival (“Pulp fiction” a Cannes). Non credo però che questa volta succeda.

E’ dallo scorso 31 agosto che “Philomena” di Stephen Frears è unanimemente tra i preferiti, critica e pubblico (ha già ricevuto il Queer Lion e vari altri premi da giurie minori). Paradossalmente sta proprio qui il suo handicap, riscuotere troppi consensi mette in guardia le giurie dei festival, che vogliono passare alla storia del cinema per avere dimostrato di saper individuare qualcosa di nuovo, di emergente, di inesplorato. Frears ha superato i settant’anni, Judi Dench si avvicina agli ottanta e nessuno mette più in dubbio il loro magnifico, sorprendente talento. La giuria potrebbe ritenere inutile premiarli.

Bernardo Bertolucci, il presidente, è un italiano con forti legami con la cultura francese, sicuramente assecondato dallo svizzero Renato Berta e dalla francese Virginie Ledoyen che siedono con lui in giuria. Potrebbero amare “La jalousie” il film della dinastia Garrel (padre Philippe, figlio Louis, figlia Esther, ispirato al nonno Maurice). Potrebbe apparire però come un Leone troppo parigino.

I tre membri “francofoni” dovrebbero anche riuscire a convincere un osso duro come Andrea Arnold (talentuosa UK cui potrebbe piacere il greco “Miss Violence” premiato dall’ArcaCinemaGiovani) o la più tosta di tutti, la simpatica statunitense Carrie Fisher, scrittrice di numerosi best-seller che sicuramente non si sente sminuita nel trovare interessante una commedia di successo (potrebbe insistere su “Philomena”, eventualmente su “Tracks”).

Alla fine i nove giurati potrebbero accordarsi per “The Wind rises” che chiude l’immensa carriera di Miyasaki (scelta classica e indolore), dimostrarsi aperti al nuovo dando un riconoscimento a “Tom à la ferme” del giovanissimo Xavier Dolan (premiato dall’associazione internazionale dei critici cinematografici) o a James Franco per il suo “Child of God”, oppure optare per la cinefilia estrema scegliendo “Jiaoyou/Cani randagi” di Tsai Ming-liang.

Troppe varianti? Per fortuna le categorie da premiare sono più di una…
Il mio Palmarès? Vorrei che ci figurassero Judi Dench, Mia Wasikowska, Stephen Frears, Xavier Nolan, Scott Haze e Philip Groening.
Manca un titolo italiano all’appello? “Via Castellana Bandiera” potrebbe venir considerata tra le opere prime da premiare.

Cristina Trezzini

Gallery image - Aspettando i leoni...

Correlati

Ti potrebbe interessare