22.30, 6 agosto
È una Piazza Grande da tutto esaurito quella che mercoledì sera ha ospitato la cerimonia di apertura del 67esimo Festival del film Locarno.
A salutare il pubblico per primo è stato il famoso regista (francese di nascita ma hollywoodiano di adozione) Luc Besson, salito sul palco per presentare il suo ultimo film, "Lucy", un action-movie che ha dato avvio alle proiezioni a cielo aperto che si susseguiranno fino al 16 agosto. “Grazie di amare così tanto il cinema”, ha dichiarato il regista rivolto alle oltre ottomila persone presenti.
A calcare il palcoscenico di Piazza Grande è stata poi Melanie Griffith, giunta a Locarno con un cortometraggio – "Thirst", di Rachel McDonald – in cui interpreta il personaggio principale.
L'inaugurazione del Festival di Locarno
Sono stati poi presentati il comitato di selezione, capitanato dal canadese Mark Peranson, nonché le giurie ufficiali dei tre concorsi, quello internazionale, quello dei cineasti dei presenti e quello dei pardi di domani, dedicato quest'ultimo ai cortometraggi.
Prima di dare avvio alla proiezione di "Lucy" è stato omaggiato Jean-Pierre Léaud: “È un’emozione stare qui, dedico questo pardo alla carriera a tutto il pubblico del festival”, ha detto il celebre volto della Nuovelle Vague.
TG 12.30 del 07.08.2014: "Lucy di Besson fa il pienone in Piazza Grande a Locarno" di Valentina Cravero
RSI Info 07.08.2014, 15:30
21.30, 6 agosto
Melanie Griffith filma Piazza Grande
RSI Info 06.08.2014, 21:38
21.20, 6 agosto
Besson ringrazia la piazza
rsi 06.08.2014, 21:23
21.10, 6 agosto
20.00, 6 agosto
"Polaski? Mi prendo la responsabilità"
“La libertà è per il festival la cosa più importante: la libertà di scegliere e comporre la manifestazione senza le pressioni della politica e dell’economia”, lo ha dichiarato a gran voce il presidente del Festival del film Locarno, Marco Solari, in occasione del tradizionale ricevimento di apertura.
Sull’onda della polemica suscitata dall’invito a Roman Polanski – latitante negli Stati Uniti per una vicenda di abusi sessuali su minori risalente agli anni Settanta – Solari ha difeso a spada tratta il direttore artistico Carlo Chatrian, affermando che certe scelte possono anche non piacere ma sono il frutto della libertà da sempre difesa dal festival.
“L’autorità elvetica ai suoi massimi livelli ha rifiutato l’estradizione di Polanski negli Stati Uniti e lui in Svizzera ora è un uomo libero”, ha ricordato nuovamente Solari, aggiungendo che “è necessario saper perdonare”, anche alla luce delle molteplici sofferenze di cui il regista è stato vittima.
“A Locarno cerchiamo di rendere omaggio alla pluralità ed è peccato che un intero programma sia stato trascurato in nome di un unico invitato”, ha da parte sua affermato Carlo Chatrian, riferendosi alle polemiche che hanno infiammato il cantone negli ultimi giorni.
Durante il ricevimento hanno anche preso la parola Carla Speziali, Manuele Bertoli ed il consigliere federale Alain Berset. La sindaca di Locarno ha posto nuovamente l’accento sulla necessità per la città e la manifestazione stessa di vedere al più presto realizzato il Palazzo del cinema. Il presidente del Governo ticinese ha invece ribadito la necessità per il festival di conservare le sue prerogative: qualità e libertà. Il capo del Dipartimento federale dell'interno ha da parte sua ribadito l’importante contributo che il festival dà alla valorizzazione del cinema svizzero ed in Svizzera, affermando inoltre che non deve essere sottovalutata l’attrattiva turistica della manifestazione.
Alain Berset in compagnia di Marco Solari al Festival
Dadò al vetriolo
Dura la replica del capogruppo in Gran Consiglio per il PPD Fiorenzo Dadò - il primo a criticare apertamente la presenza del noto regista durante il festival - che ai nostri microfoni ha continuato a gettare benzina sul fuoco.
Le critiche di Fiorenzo Dadò
RSI Info 07.08.2014, 09:05
18.20, 6 agosto
Lunga fila all'entrata di Piazza Grande
17.00, 6 agosto
Ha preso ufficialmente il via oggi, mercoledì, la 67esima edizione del Festival del film Locarno. A dare inizio alle danze ci ha pensato una pietra miliare della settima arte: quel “Tempi moderni” prodotto, diretto ed interpretato da Charlie Chaplin.
Il film, proiettato alle 16.00 in un affollato Auditorium FEVI, è stato mostrato al pubblico in occasione del centenario della nascita del personaggio di Charlot ed è stato musicato dal vivo dall’Orchestra della Svizzera italiana, diretta dal ginevrino Philippe Béran.
Ma l’opera di Charlot è solo un tassello dello sfaccettato mosaico che è il Festival di Locarno. Saranno infatti 17 i film che si contenderanno il prestigioso pardo d’oro del concorso internazionale - 15 quelli del concorso cineasti del presente - e quasi 300 le proiezioni totali.
Questa sera dalle 21.00 in Piazza Grande avrà luogo la cerimonia di apertura. Presenti sul palco due star d’eccezione: Melanie Griffith, a Locarno con un cortometraggio, nonché Luc Besson, che darà il la alle proiezione a cielo aperto con il suo “Lucy”. Verrà inoltre omaggiato con un pardo alla carriera Jean-Pierre Léaud, storico volto della Nouvelle Vague.
Uno spettacolo...
LudoC.
TG20 DEL 06.08.2014: "IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL" DI CHRISTELLE CAMPANA
RSI Info 06.08.2014, 21:13
QUOTIDIANO DEL 06.08.2014: "LA CORRISPONDENZA DA LOCARNO" DI MICHELE REALINI
RSI Info 06.08.2014, 21:17
QUOTIDIANO DEL 06.08.2014: "PER LA BUONA RIUSCITA DEL FESTIVAL" DI FRANCESCA MOTTA
RSI Info 06.08.2014, 21:17
RG 07.00 del 07/08/2014 Il servizio di Marco Zucchi
RSI Info 07.08.2014, 07:14
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