La musica reggae nel patrimonio mondiale immateriale dell'umanità? Il comitato dell'UNESCO si riunirà per discuterne dal 26 novembre al 1° dicembre a Port-Louis, capitale delle Mauritius.
Non solo la musica giamaicana nella lista delle trattande: sono state inoltrate quest'anno 40 domande di iscrizione alla lista, tra cui l'arte della profumeria della città francese di Grasse, o le ceramiche della regione di Sejnane in Tunisia. Undici le candidature proposte da paesi asiatici e del Pacifico, 8 dall'Europa dell'Est, 5 dall'Europa occidentale, le rimanenti da paesi Africani, dell'America latina e caraibici.
La lista, come ricorda Tim Curtis segretario dell'ONU, non si basa su criteri di "esclusività ed eccellenza”, come nel caso del patrimonio mondiale "tout court”, ma vuole valorizzare le attività delle piccole comunità. Comprende ad oggi 399 elementi tra danze, musica e cibo, come la pizza napoletana inserita l'anno scorso, o lo "zaouli", danza tipica della comunità gouro in Costa d'Avorio.