Cultura e spettacoli

Losanna a tutto Van Sant

Musée de l'Elysée e Cinémathèque suisse rendono omaggio al regista, ma anche al pittore, fotografo e musicista

  • 27 ottobre 2017, 14:48
  • 23 novembre, 03:49
Van Sant davanti a uno dei suoi dipinti

Van Sant davanti a uno dei suoi dipinti

  • keystone

Cinema, fotografia, pittura e musica: una rara occasione di esplorare le mille sfacettature dell'opera di Gus Van Sant, autore di "My own private Idaho", "Will Hunting", "Milk" e la palma d'oro del 2003 "Elephant", viene offerta fino a fine gennaio dal Musée de l'Elysée di Losanna e con una retrospettiva fra novembre e dicembre dalla Cinémathéque suisse, l'archivio nazionale dei film.

William Burroughs e Tom Robbins in due degli scatti del'artista

William Burroughs e Tom Robbins in due degli scatti del'artista

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L'approccio è tematico, non si è voluta fare una cronologia. Il visitatore è atteso da cinque appuntamenti: Cinepark, Photography, Constellations, Music and Painting. Questi ultimi tre permettono di conoscere gli aspetti meno noti della sua produzione. Il 65enne di Louisville (Kentucky) che l'ex direttore artistico del Festival di Locarno, Frédéric Maire, ha definito uno dei più grandi cineasti statunitensi di tutti i tempi, ha scritto di persona le colonne sonore di alcune delle sue pellicole.

Contemporaneamente, il museo losannese ha in mostra anche gli scatti elvetici di cinque fotografi stranieri, in un'esposizione dal titolo "Stranamente famigliare. Sguardi sulla Svizzera".

pon/ATS


02:49

Gus Van Sant a Losanna

Telegiornale 30.10.2017, 20:00

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