Quando non si guida più, diventa rapidamente necessario prendere i mezzi pubblici. Ma per molte persone anziane poco abituate all’esercizio, l’apprendimento risulta complesso, soprattutto in un mondo sempre più digitalizzato.
Per cercare di facilitare loro il compito, Pro Senectute ha istituito corsi per imparare a utilizzare un distributore automatico di biglietti o a prendere un biglietto su uno smartphone. La responsabile del progetto, Paola Nagel Petrucci, cerca anche di sensibilizzare le persone anziane a interessarsi alle nuove tecnologie.
Un aiuto per mantenersi mobili nella terza età (19h30, RTS, 28.12.2024)
Difficile in città, ancora di più in campagna
Nagel Petrucci sottolinea anche che molti faticano a trovare il loro posto nello spazio pubblico. “Sono un po’ persi, non c’è più nessuno nelle piccole stazioni per aiutarli a prendere i biglietti”, osserva. L’idea dei corsi è di evitare l’isolamento, “perché se non si sa più come funzionano le cose si resta a casa”.
In campagna, dove i trasporti pubblici sono più rari, spostarsi senza auto si rivela ancora più complicato. “La mia auto era la mia indipendenza” afferma Solange ai microfoni della RTS.
Da quando ha depositato la sua patente, questa pensionata ricorre regolarmente al taxi della Croce Rossa per evitare di disturbare i suoi cari. Per paura di “logorare l’amicizia alla lunga” come dice. Tuttavia, coloro che non osano chiedere aiuto si ritrovano spesso isolati una volta senza patente.
Salute fisica e mentale
La sedentarietà può avere gravi conseguenze, sia sulla salute fisica che mentale. L’OMS raccomanda, ad esempio, 150 minuti di attività fisica moderata a settimana per le persone oltre i 70 anni.
“Il fatto di non muoversi abbastanza porta prima di tutto a una perdita di massa muscolare, una riduzione della densità ossea e persino un’alterazione dell’equilibrio con un rischio di caduta, e quindi di fratture”, spiega Francesco Cilla, capo geriatria agli Ospedali friburghesi. A lungo termine, si possono inoltre sviluppare malattie croniche, come il diabete o patologie cardiovascolari.
Inoltre, l’isolamento sociale e la solitudine possono anche portare a una serie di problemi di salute, talvolta fino alla depressione. “Fare meno attività può ridurre la fiducia in se stessi e anche favorire un deterioramento delle funzioni cognitive” sottolinea Cilla.
Poiché la popolazione tendenzialmente continuerà a invecchiare, secondo le proiezioni, è necessario un importante lavoro per creare città inclusive e migliorare l’offerta di mobilità nelle campagne, permettendo a tutti di rimanere in contatto con la società.
Visite speciali in casa anziani
Il Quotidiano 05.01.2025, 19:00