L’energia nucleare è tornata in primo piano nelle discussioni politiche in Svizzera, con diverse azioni che mirano ad assicurare un futuro alle centrali atomiche, nell’ambito della svolta energetica del Paese.
Dall’iniziativa depositata a metà febbraio, al postulato accolto dal Consiglio degli Stati a inizio marzo, si moltiplicano gli appelli a non chiudere la porta all’atomo, come mezzo nella transizione verso la neutralità climatica entro il 2050, obbiettivo fissato dalla Confederazione.
Due pensionati in campo per il nucleare
L’iniziativa “Stop al blackout” chiede che la Costituzione sia modificata per ammettere tutti i tipi di produzione di energia elettrica rispettosi del clima. Anche se il nucleare non viene esplicitamente menzionato, è proprio la passione per l’energia atomica che ha spinto due fisici in pensione a impegnarsi a favore di questo testo, come hanno raccontato a RTS.
La storia di Irene e Simon Aegerter al 19h30 di RTS
Un settore in flessione
Nonostante il rinnovato interesse, non solo in Svizzera, ma emerso anche alla conferenza sul clima di Dubai, la quota di mercato dell’energia nucleare ha subito una flessione a livello globale, come sottolineato dall SRF. Il dito viene puntato contro gli alti costi legati alla tecnologia, anche se c’è chi ha ancora speranza in nuovi reattori modulari di piccole dimensioni.
L’approfondimento di Echo der Zeit della SRF
I dubbi degli specialisti
La necessità di ricorrere all’energia nucleare per la transizione energetica si scontra anche con lo scetticismo del settore elettrico svizzero, come evidenziato da RTS, che vede un ostacolo nei tempi estremamente lunghi necessari per costruire e mettere in funzione un nuovo reattore, mentre studi assicurano che è possibile raggiungere la neutralità climatica in Svizzera entro il 2050 senza l’atomo.
La posizione degli specialisti del settore elettrico a Forum di RTS
Una discussione globale
Il dibattito sul nucleare non è tornato in primo piano solo in Svizzera, come mette in evidenza un approfondimento di swissinfo.ch. Diversi Paesi stanno costruendo nuovi reattori, o ci stano almeno pensando. A differenza di molti altri Stati, la Svizzera dispone però già di un’abbondante fonte di energia rinnovabile usata da decenni, quella idroelettrica, che produce circa il 60% dell’elettricità, contro un terzo di origine atomica.
Il parco di centrali nucleari elvetico è invece piuttosto datato, con quella più recente a Leibstadt messa in funzione nel 1984.
Che cos’è “dialogo”?
La nuova offerta editoriale mira a favorire il dialogo tra le diverse regioni del Paese senza barriere linguistiche. Ogni settimana propone un tema con contenuti da tutta la Svizzera e un dibattito tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese. A questo link potete farci avere le vostre critiche e commenti, che ci aiuteranno a migliorare la nostra offerta.
Prolungare o no la vita delle centrali nucleari svizzere?
Telegiornale 28.03.2024, 20:00