Svizzera

Centrali atomiche, 130’000 firme contro il divieto

Ha riscosso un ampio successo l’iniziativa popolare “Stop al blackout” che vuole porre in discussione il blocco alla costruzione di tali infrastrutture

  • 16 febbraio, 11:28
  • 16 febbraio, 11:42
Un'immagine della centrale atomica di Leibstadt, nel canton Argovia

Un'immagine della centrale atomica di Leibstadt, nel canton Argovia

  • Reuters
Di: ATS/RSI Info

Il divieto di costruire nuove centrali atomiche in Svizzera va rivisto. È quanto si propongono i promotori dell’iniziativa popolare “Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)“ che hanno inoltrato oggi, venerdì, alla Cancelleria federale circa 130’000 firme, ben oltre le 100’000 necessarie.

Il testo dell’iniziativa precisa che “sono ammissibili tutti i tipi di produzione di energia elettrica rispettosi del clima”. Le centrali nucleari non sono esplicitamente menzionate. Il Comitato d’iniziativa chiede un “approvvigionamento elettrico sicuro e neutrale dal punto di vista climatico, essenziale per la società e l’economia”. Concretamente, deve essere garantito in ogni momento, grazie a chiare responsabilità assegnate dalla Confederazione. Stando al comitato, gli ultimi inverni hanno dimostrato che la Svizzera non produce abbastanza elettricità e che dipende da fornitori stranieri.

A parere di Eduard Kiener, ex direttore dell’Ufficio federale dell’energia, “l’obiettivo zero emissioni entro il 2050 può essere raggiunto solo con l’aiuto dell’energia nucleare”. Stando al consigliere nazionale PLR Marcel Dobler bisogna eliminare i divieti tecnologici attuali per consentire la costruzione di nuove centrali nucleari.

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SEIDISERA 13.02.2024, 18:30

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