Dialogo

Un mercato dei festival sempre più saturo

Ogni anno nascono nuovi eventi che vanno ad aggiungersi a un’offerta già molto ricca e il futuro per i più piccoli è incerto

  • 17 agosto 2023, 13:00
  • 19 febbraio, 15:17
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Le tariffe degli artisti aumentano e le sovvenzioni si riducono

  • RTS
Di: RTS / sf 

A poche settimane dall’annuncio della seconda edizione del Vibiscum Festival, a Vevey, è stato presentato un nuovo evento nella regione di Losanna: Hyper Ouest. Questi due eventi, distanti appena 30 chilometri l’uno dall’altro, sono il riflesso di un mercato sempre più carico, come sottolineano i colleghi di RTS.

Negli ultimi dieci anni sono apparse regolarmente nuove offerte. E questa stagione sarà anche il caso del Giura con il Festi’live di Porrentruy e il Dritchino di Courgenay.

Futuro difficile per i festival più piccoli

Questo mercato potrebbe diventare ancora più affollato. “Ci sono buone possibilità che ci siano altri festival, perché non abbiamo ancora grandi attori internazionali nella Svizzera francese”, ha spiegato l’agente artistico Sébastien Vuiginier.

Allo stesso tempo, è possibile che alcuni festival scompaiano. Gli eventi di medie dimensioni (sotto le 10’000 persone) devono lottare con tariffe sempre più alte. “Penso che nei prossimi anni sarà dura per i festival più piccoli”, ha detto Vuiginier.

Un anno di prova per i festival

Petzi, l’organizzazione svizzera che riunisce i locali e i festival musicali senza scopo di lucro, accoglie con favore l’attuale boom, ma si interroga sulla reazione del pubblico.

“Dopo due anni di pandemia, potenzialmente ci sarà un cambiamento di abitudini”, ha dichiarato la coordinatrice romanda. “Ora siamo tornati a una sorta di normalità, ma quest’anno sarà un po’ un anno di prova per i festival“, ha detto Anja Della Croce. “Per i grandi eventi non sono molto preoccupata, ma lo sono di più per gli eventi minori”.

Più pressione sui sussidi

Il dinamismo dell’offerta musicale, che aumenta di anno in anno, mette sotto pressione anche i grandi sostenitori, che reagiscono di conseguenza. Un nuovo festival del Canton Vaud che voglia ottenere il sostegno della Loterie romande, ad esempio, dovrà attendere la sua quarta edizione per poterne beneficiare. Questa è regola è in vigore dal 2013, un cambiamento arrivato dopo un aumento delle richieste di sussidio.

Più di recente, Vaud, Vallese e la Città di Ginevra hanno rivisto la loro politica di sovvenzioni, senza ridurre gli importi, ma concentrandosi su alcuni progetti e quindi sostenendo un minor numero di eventi.

Nell’era post-pandemica, la tendenza è quella di limitare la dispersione delle risorse per sostenere meglio gli attori regionali importanti che probabilmente sopravviveranno più a lungo. Un’altra sfida per le casse dei festival in Svizzera è l’aumento dei compensi degli artisti. Questo è il risultato di una forte concorrenza nazionale e internazionale, che è diventata ancora più forte dopo la pandemia.

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