L'attuale inquilino dell'Eliseo, Emmanuel Macron, è in testa ai sondaggi in vista delle elezioni presidenziali che si svolgeranno il 10 aprile (primo turno) e il 24 aprile (ballottaggio tra i due candidati più votati) fin dall'inizio della campagna elettorale. I rilevamenti dei vari istituti demoscopici svolti dopo le regionali del 2021 lo hanno sempre dato ampiamente primo. L'avvio della campagna elettorale tra i 12 candidati ammessi alla corsa non ha cambiato le cose. L'uscente è sempre primo con all'incirca il 26-28% delle preferenze. Un apprezzamento che è cresciuto a partire da febbraio quando il vantaggio su tutti gli sfidanti ha superato il 10%, giungendo a sfiorare il 15% a metà marzo con l'aggravarsi della crisi ucraina.
La tendenza che vedeva la posizione del fondatore di La République En Marche rafforzarsi avvicinandosi l'appuntamento con le urne si è invertita nella seconda metà di marzo, quando le preferenze dell'elettorato hanno cominciato a concentrarsi sui candidati più forti. Emmanuel Macron, stanto a tutti i rilevamenti, ha perso qualche punto percentuale scendendo attorno al 26-28%, mentre i suoi immediati inseguitori ne hanno guadagnati. Stando ai sondaggi sarà comunque lui il candidato più votato al primo turno e vincerà il ballottaggio in qualsiasi configurazione. Un mese fa in caso di secondo turno contro Marine Le Pen era dato vincente con il 60%. Una settimane fa era sceso al 55% e attualmente sarebbe rieletto con il 53%.
La corsa per il secondo posto qualche mese fa sembrava destinata a giocarsi tra tre candidati del centro-destra: Marine Le Pen (Rassemblement National), Éric Zemmour (Reconquête) e Valérie Pécresse dei Républicains. Secondo i sondaggi Marine Le Pen ha visto la sua posizione rafforzarsi da inizio marzo e in alcune settimane ha distanziato i rivali diretti superando il 20% delle preferenze. A pochi giorni dal primo turno è al 22-23%, a 3-5 punti percentuali da Macron. Meno di un mese fa erano 15-16.
In terza posizione è salito Jean-Luc Mélenchon che dalla fine di marzo si muove attorno al 15-17% e sul cui nome si concentrano i voti di sinistra, in precedenza divisi tra il candidato di La France Insoumise, la socialista Anne Hidalgo e gli altri candidati rosso-verdi. La sindaca di Parigi è data al 2% e potrebbe chiudere la corsa dietro anche a Fabien Roussel (Parti communiste français).
Gli altri candidati all'Eliseo raccolgono tra lo 0,5% di Nathalie Arthaud (Lutte ouvrière) e il 5% di Yannick Jadot (Europe Écologie Les Verts). Completano il lotto: Jean Lassalle (Résistons), Philippe Poutou (Nouveau Parti anticapitaliste) e Nicolas Dupont-Aignan (Debout la France). Nessuno di loro può sperare di superare il primo turno, ma il risultato del 10 aprile potrebbe permettergli di poter propria da dire nelle trattative in vista del ballottaggio del 24 aprile.
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La Francia di Macron
Modem 01.04.2022, 08:30
Macron, bilancio di un mandato
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Presidenziali francesi, focus su Valérie Pécresse
SEIDISERA 07.04.2022, 20:35
SEIDISERA 18.00 del 06.04.22: il servizio di Chiara Savi sulla campagna di Eric Zemmour
SEIDISERA 07.04.2022, 15:47
SEIDISERA 18.00 del 05.04.22: Il reportage di Chiara Savi sulla campagna di Marine Le Pen
RSI Info 05.04.2022, 20:05