Baselworld chiude martedì in un clima d’incertezza. Gli espositori sottolineano l’importanza dell’evento, ma chiedono in futuro una maggiore considerazione degli sviluppi del settore. L’edizione del 2018 è stata proposta in versione "light" e sarà così anche l’anno prossimo: più corta e con meno stand. Il riscontro è principalmente positivo, come sottolineato dalla direttrice della fiera Sylvie Ritter.
Rispetto alle attese, però, sono stati piuttosto pochi i cambiamenti attuati dalla fiera per rispondere alle critiche degli espositori, che avevano denunciato l’aumento eccessivo dei prezzi, la diminuzione della frequentazione e la ridotta visibilità per il loro settore.
Certo, "il salone ha fatto crescere il settore orologiero svizzero negli ultimi 40 anni", ha dichiarato il copresidente di Chopard Karl-Friedrich Scheufele, ma si tratta ormai di un "modello obsoleto", come sottolineato da Elie Bernheim, direttrice generale di Raymond Weil. È necessaria, secondo lei, un’evoluzione "verso una maggiore tecnologia e digitalizzazione".
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