L'aumento dei prezzi ha gonfiato i risultati del commercio estero svizzero nel 2022, le cui cifre sono state rese note martedì. La crescita nominale delle esportazioni è stata infatti del 7,2% (a 278,6 miliardi di franchi), ma i dati reali - ripuliti quindi dagli effetti inflazionistici - sono stagnanti anche perché il principale settore esportatore, quello chimico-farmaceutico, ha rallentato il passo rispetto all'anno precedente.
Dal canto loro le importazioni sono aumentate nominalmente del 16,8% a 235,2 miliardi e fanno segnare un leggero progresso anche in termini reali. In questo caso hanno avuto un forte influsso i prezzi dell'energia.
Nel corso dell'ultimo trimestre, gli scambi sono tuttavia diminuiti nelle due direzioni. La bilancia commerciale chiude con un'eccedenza di 43,5 miliardi di franchi.
È stato un anno da record per l'orologeria nonostante gli affari in Cina siano stati frenati dagli ultimi lockdown per la pandemia. Stando ai dati dell'Ufficio delle dogane e della sicurezza dei confini, l'incremento delle vendite è stato dell'11%, fino a toccare i 24,8 miliardi di franchi. Gli Stati Uniti sono diventati il mercato trainante: al +55% del 2021 ha fatto seguito un ulteriore +26%.
Swatch in crescita
Principale attore in questo ramo, la Swatch ha annunciato martedì di aver chiuso l'esercizio 2022 con un fatturato in crescita del 2,5% rispetto all'anno precedente, a 7,45 miliardi di franchi, e un utile netto di 838 milioni (+6,3%). Il gruppo orologiero di Bienne si dice ottimista e ben posizionato per approfittare della riapertura della Cina dopo la pandemia e raggiungere quindi cifre da primato in questo 2023. Il dividendo da destinare agli azionisti sarà discusso durante la prossima assemblea degli azionisti.
Notiziario 08.00 del 24.01.2023 Swatch
RSI Info 24.01.2023, 09:41
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