L'indice dei prezzi al consumo in Svizzera ha fatto registrare un nuovo aumento in febbraio, quando gli analisti si attendevano invece una frenata. Secondo l'Ufficio federale di statistica, su base annua l'inflazione si è fissata al 3,4% contro il 3,3% di gennaio e il 2,8% di dicembre.
All'origine dell'incremento ci sono in particolare i costi di trasporti aerei, viaggi e settore paralberghiero, ma anche gli affitti e la benzina. Sono per contro calati quelli di auto nuove e nafta da riscaldamento.
A cavallo fra 2022 2 e 2023, invece, a pesare erano stati soprattutto i prezzi dell'energia e in particolare di elettricità e gas.
RG 12.30 del 13.02.2023 Il servizio di Marzio Minoli
RSI Info 13.02.2023, 12:53
"La BNS aumenterà ancora i tassi"
Alla luce dell'inflazione ancora in aumento la Banca nazionale svizzera (BNS) aumenterà ulteriormente il suo tasso guida: è questa l'opinione unanime degli esperti, dopo i dati sul rincaro pubblicati oggi. Come noto l'istituto è già intervenuto tre volte, alzando il suo parametro di riferimento due volte di 50 punti base e una volta di 75 punti base, un ciclo che ha portato l'indicatore dal -0,75% al +1,00% odierno. A mettere in allarme gli investitori è la cosiddetta inflazione di fondo (che l'Ufficio federale di statistica chiama zoccolo dell'inflazione), cioè quella che esclude le variazioni di prezzo di beni molto volatili come i prodotti alimentari freschi o l'energia: i prezzi in questione sono saliti dello 0,8% in febbraio rispetto a gennaio, più dello 0,7% del rincaro complessivo.