Economia e Finanza

Dopata dalla guerra, Rheinmetall entra nel DAX

L'industria dell'armamento ha visto la sua capitalizzazione raddoppiare dall'invasione russa dell'Ucraina

  • 4 marzo 2023, 10:01
  • 20 novembre, 11:49
01:21

RG 12.30 del 04.03.2023 La corrispondenza di Walter Rauhe

RSI Info 04.03.2023, 13:12

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Rheinmetall, coinvolta nella fabbricazione e rimessa a nuovo dei carri armati Leopard 2 inviati in Ucraina - è a lei d'altra parte che la Germania ha chiesto alla Svizzera di rivendere i suoi panzer dismessi - entrerà a far parte dell'indice DAX che raggruppa i quaranta maggiori titoli borsistici tedeschi e quindi nomi come Volkswagen, Allianz e Siemens.

L'annuncio è stato dato venerdì dall'operatore del mercato di Francoforte. Rheinmetall scalzerà dal 20 marzo Fresenius Medical Care, azienda specializzata nel ramo della tecnologia medica (per la dialisi in particolare). Era già andata vicina a entrare nel Dax a fine febbraio, ma era stata Commerzbank a sostituire infine il gruppo Linde, specialista nella distribuzione del gas, ritiratosi volontariamente preferendo essere quotato solo a New York.

Dal 24 febbraio 2022 il titolo ha raddoppiato il suo valore

Ma cosa spiega l'ingresso di Rheinmetall nell'indice e perché è significativo dei tempi che corrono? Decisiva è la capitalizzazione di un'azienda e quella del colosso tedesco dell'armamento (ma attivo anche nella produzione di materiale elettronico) è raddoppiata dall'inizio della guerra in Ucraina, raggiungendo i 10,8 miliardi di euro. Il valore del titolo in un anno ha fatto un balzo del 190%.

Grazie alle ordinazioni provenienti anche dal Regno Unito e dall'Australia, i vertici hanno pronosticato un raddoppio entro il 2025 della cifra di affari, che nel 2021 era stata di 5,7 miliardi di euro. I risultati del 2022 saranno noti il 16 marzo, ma già è stato preannunciato un utile da primato. Rheinmetall dà lavoro a 25'000 persone in 133 siti sparsi per il mondo.

In relazione alla guerra in Ucraina, il suo nome era emerso anche nel quadro della fornitura di munizioni per i blindati di difesa antiaerea Gepard: il Ministero della difesa di Berlino le aveva affidato il compito di produrre in patria i proiettili, che normalmente sono fabbricati in Svizzera ma di cui Berna vieta la riesportazione verso un Paese in guerra. L'ultima notizia che la riguarda in ordine di tempo è invece quella data sabato dall'amministratore delegato Armin Pappenberger, secondo il quale Rheinmetall vorrebbe costruire una fabbrica di carri armati in Ucraina.

01:33

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Telegiornale 03.03.2023, 20:00

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