Economia e Finanza

L'energia costa meno, scende l'inflazione

A dicembre nell'Eurozona il rincaro annuo si è attestato al 9,2% - Ora pesa il prezzo di generi alimentari, alcol e tabacco

  • 18 gennaio 2023, 13:29
  • 20 novembre, 12:08
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RG 12.30 del 18.01.23: il servizio di Johnny Canonica

RSI Info 18.01.2023, 13:35

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Di: RG/ATS/Pa.St. 

Inflazione annua in calo nell'Eurozona: in dicembre si è attestata al 9,2%, secondo Eurostat. Il picco era stato raggiunto a ottobre, con un tasso del 10,6%.

Il rincaro ha dunque iniziato a mollare la presa, soprattutto per due motivi: da una parte la stretta sui tassi d'interesse decisa dalla Banca centrale europea (BCE), dall'altra il prezzo dell'energia e in particolare dei prodotti petroliferi in lenta discesa. Tanto che il prezzo dell'energia non è più il maggiore fattore di rincaro: secondo Eurostat ora pesa soprattutto il costo di generi alimentari, alcol e tabacco.

Se la prosecuzione del calo dell'inflazione è una notizia positiva, questo non significa che la BCE potrà decidere un allentamento delle sue misure di politica monetaria. L'attuale livello di inflazione resta infatti molto al di sopra dell'obiettivo a medio termine del 2%.

Gas, stoccaggi al di sopra delle aspettative

Sul fronte dell'energia, anche questa settimana sulla piazza di Amsterdam le quotazioni per il prezzo del gas si mantengono ben al di sotto dei picchi registrati l'anno scorso, dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina e col successivo taglio delle forniture da parte della Russia. Una situazione a cui hanno contribuito le temperature delle scorse settimane.

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RG 12.30 del 18.01.23: il servizio di Alberto Andreani

RSI Info 18.01.2023, 13:36

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"Il livello di stoccaggio è ottimo, nettamente sopra ogni aspettativa a livello europeo" afferma ai microfoni della RSI Carlo Cattaneo, vicedirettore delle Aziende industriali di Lugano (AIL). Il prossimo futuro resta comunque un grande punto di domanda: "In questi giorni le temperature sono più rigide, quindi gli stoccaggi si possono svuotare anche in tempi rapidi".

Per riempirli nuovamente, l'Europa non potrà più contare sul metano russo. E le importazioni di gas naturale liquefatto saranno sufficienti "se arriveremo ad aprile con un livello degli stoccaggi ancora buono".

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