Dall’inizio dell’anno, il corso dell’Arabica, la specie di caffè utilizzata per l’espresso, è aumentato dell’82% a causa della siccità che colpisce le zone di coltivazione in Brasile – primo fornitore mondiale di questo specifico tipo di chicchi.
Il corso del Robusta, specie utilizzata invece per la produzione del caffè istantaneo, ha a sua volta registrato una progressione impressionante, raggiungendo il livello più alto degli ultimi diciotto mesi, anche in virtù del fatto che l’offerta sul mercato è minacciata pure dai problemi legati alla scarsità di piogge accusati dai coltivatori vietnamiti (leader mondiali per questo specifico tipo di caffè).
Secondo Dana La Mendola, analista commerciale specializzata, è troppo presto per dire in che misura i consumatori dovranno far fronte a questa situazione. È però vero che se il prezzo del caffè si mantiene a uno standard elevato come quello attuale, non ci vorrà molto prima che se nel potranno vedere le conseguenze. Fortunatamente, le fluttuazioni del prezzo del caffè non sono una rarità e, d’altronde, le aziende si proteggono stabilendo con i fornitori dei contratti che si dipanano su svariati mesi, bloccando così i prezzi.