Il 2022 è stato un anno eccellente per gli affari di Glencore: la multinazionale con sede nel canton Zugo ha beneficiato dell'esplosione dei prezzi delle materie prime, suo ramo di attività. "Sviluppi inediti sui mercati mondiali dell'energia sono stati fattori determinanti per le nostre attività commerciali e industriali", ha spiegato il CEO Gary Nagle in un comunicato diffuso mercoledì.
Il colosso elvetico ha conseguito così un fatturato di 226 miliardi di dollari (in aumento di un quarto rispetto al 2021) e un utile netto triplicato a 17,32 miliardi. Hanno molto contribuito a questi risultati le vendite di carbone e la produzione della miniera colombiana di Cerrejòn, comprata nel corso dell'anno.
Di queste cifre beneficeranno in modo particolare gli azionisti, cui spetterà un dividendo di 0,44 dollari a cedola. Saranno inoltre riacquistati titoli propri per 1,5 miliardi.