La presidente della Confederazione, Karin Keller-Sutter, ha fatto un bilancio di questa edizione del World Economic Forum di Davos, dopo aver tenuto il discorso iniziale e aver incontrato una decina di capi di Stato. Ha ammesso che in molti sono in attesa di capire come si muoverà il neo-presidente degli Stati Uniti Donald Trump. È il punto di partenza dell’intervista rilasciata alla RSI (e realizzata prima del discorso di Trump al WEF).
Signora presidente, lei ha detto che tutti guardano a Washington ma nessuno ha avuto ancora grandi contatti. È un po’ disorientante come situazione...
“Credo sia in parte normale, perché l’insediamento è stato solo lunedì e un governo deve avere il tempo di cominciare a lavorare. Finora le sue decisioni e affermazioni sono state soprattutto di politica interna e non di politica estera... ma mi aspetto che presto sapremo di più”.
Dopo gli incontri che ha avuto questa settimana è un po’ più pessimista o un po’ più ottimista rispetto a martedì mattina?
“Devo dire che resto ottimista. Sono tempi difficili ma siamo qui per lavorare e affrontarli, è il nostro compito. Tutto è diventato più complicato, gli incontri che ho avuto sono stati incoraggianti. Si discute con cordialità e si possono trovare soluzioni”.
È dalla Cina che ha avuto un segnale positivo?
“Sì, dalla Cina ho avuto segnali molto positivi. Non vogliono un ritorno al protezionismo, non vogliono nuovi dazi, quindi hanno la stessa linea della Svizzera. Ora vedremo cosa capita tra Stati Uniti e Cina ma sono abbastanza fiduciosa che si riesca a evitare il peggio”.