L’atteso discorso di Xi Jinping che ha dato avvio ai lavori al Forum economico mondiale di Davos non ha deluso le aspettative dopo che negli scorsi giorni il contesto internazionale è stato agitato dai segnali provenienti dagli Stati Uniti, dove il presidente eletto Donald Trump ha manifestato ostilità nei confronti della Cina.
Il leader cinese nel suo lungo intervento ha costantemente sottolineato la necessità di promuovere, e difendere, il libero mercato senza accennare mai esplicitamente né agli USA né al successore di Barack Obama. Ma il presidente cinese, dopo i propositi tenuti dal suo futuro omologo americano (determinato a introdurre dei dazi sulle merci in arrivo dall’Impero di mezzo), è comunque stato piuttosto esplicito: nessuno uscirebbe vincitore da una guerra commerciale, poiché adottare delle politiche protezionistiche equivarrebbe a chiudersi in una stanza al buio, senza luce e forse anche con poca aria… "Piaccia o no, l'economia globale è l'enorme oceano dal quale nessuno può tirarsi fuori completamente", ha detto.
L’attesa della squadra di Trump è prevista per le prossime ore tramite i suoi rappresentanti presenti nei Grigioni.
RG/Diem
Dal TG20:
L’analisi di Didier Burkhalter
Il discorso di Xi Jiinping che ha messo in evidenza in primo piano anche l'importanza di investire nel futuro e nell'innovazione è stato seguito con particolare interesse dal consigliere federale Didier Burkhalter capo del Dipartimento affari esteri che ha avuto modo di intrattenersi con il presidente cinese pure durante la sua visita ufficiale a Berna. Tra i propositi della Cina, continuare a sviluppare soluzioni interessanti a livello globale, staccandosi dai singoli interessi nazionali. Volontà parzialmente condivise anche dalla Svizzera, come spiega alla RSi il capo della diplomazia elvetica.
RG 18.30 del 12.01.2017 L'intervista di Gabriele Fontana a Didier Burkhalter
RSI Info 12.01.2017, 19:33
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