Tutto esaurito per le giornate pubbliche di "Watches and Wonders" a Ginevra, quello che ormai è il maggiore evento del settore orologiero in Svizzera.
Una fiera che per la prima volta ha aperto le porte al pubblico più vasto, anche se solo per due giorni e con un numero chiuso per questioni di sicurezza. E i biglietti da settanta franchi l’uno sono stati tutti venduti.
Rispetto a Baselworld, che ha chiuso dopo l’edizione del 2019 e oltre cento anni di storia, quella di Ginevra è una fiera più “esclusiva”: lo scorso anno presentava 38 marchi, tutti di lusso, quest’anno sono 48. A Basilea ne venivano esposti trecento.
All’interno per tutta la settimana hanno avuto luogo conferenze delle varie marche. E quelle che non hanno ottenuto o non hanno voluto uno spazio (che costa circa 150'000 franchi) hanno proposto dei piccoli eventi in città, dove il salone ha a sua volta organizzato diverse attrazioni.
Le premesse per un successo del salone anche in futuro ci sono: l’aeroporto, la stazione ferroviaria e l’autostrada sono situati a soltanto cinque minuti dalla struttura espositiva e gli organizzatori sono anche vigili sulle possibili derive registrate a Basilea, come l’esplosione dei costi delle camere d’albergo che ha contribuito ad affondare Baselworld.