Con una perdita netta di 5,01 miliardi di euro ed una diminuzione del fatturato del 5,2% su base annua, il costruttore di automobili francese Psa Peugeot Citroën ha registrato nel 2012 il peggior risultato nella sua storia.
Il fabbricante transalpino ha pagato il prezzo della sua dipendenza dal mercato europeo degli autoveicoli, settore fortemente in crisi.
Confrontato già da tempo con un consistente calo delle vendite, il gruppo ha previsto la soppressione in Francia di 11'000 posti di lavoro tra il 2011 e il 2014, nonché la chiusura della fabbrica di Aulnay-sous-Bois (Parigi).
"Niente panico"
"Auspico che non ci sia alcuna forma di panico, ma un'azione risoluta, condotta dai dirigenti dell'impresa con l'appoggio dello Stato", questa la reazione ai microfoni della radio France Info del ministro francese dell'economia Pierre Moscovici. "Abbiamo fatto ciò che doveva essere fatto - ha aggiunto - Psa Finances ha ricevuto una garanzia di Stato che è stata autorizzata in modo provvisorio dalla Commissione europea. La governance dell'azienda è stata cambiata. Ora ciò che bisogna condurre è una
politica di riassetto".
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La corrispondenza di Alessandro Grandesso
RSI Info 13.02.2013, 13:35