Swiss avverte i suoi dipendenti non vaccinati contro il coronavirus che rischiano il licenziamento. La compagnia aerea annuncerà probabilmente a partire dalla fine del prossimo gennaio licenziamenti per i dipendenti che non si saranno fatti immunizzare. Il personale di cabina di pilotaggio e di bordo che ha bisogno di più tempo per decidere potrà assentarsi dal lavoro per sei mesi ed essere reintegrato entro la scadenza di questo periodo, a condizione che sia vaccinato, ha detto all'agenzia finanziaria Awp un portavoce della compagnia. Coloro che non saranno vaccinati saranno licenziati.
L'azienda cercherà d'altra parte soluzioni individuali per i dipendenti che avranno un certificato medico che dimostra che non possono essere vaccinati, ha precisato il portavoce. Secondo Swiss, la mancata vaccinazione rappresenta una violazione dei doveri del dipendente in base al contratto di lavoro che comporta una serie di misure.
Attualmente, la minaccia di licenziamento concerne meno della metà del personale. Secondo il portavoce, il tasso di vaccinazione all'interno dell'azienda è leggermente superiore a quello della popolazione svizzera, che si attesta al 54,9%. Swiss aveva introdotto la vaccinazione obbligatoria per tutto il personale di volo il 24 agosto, ritenendo questo passo indispensabile per la stabilità delle operazioni. Per poter essere integrati nei piani di volo, gli equipaggi hanno tempo fino al primo dicembre per essere completamente vaccinati.
Il sindacato Kapers considera l'obbligo di vaccinazione una "misura drastica", ma conforme al contratto collettivo di lavoro. Garantirà che la misura sia attuata in modo socialmente responsabile, ha detto un portavoce all'agenzia Awp.
ATS/Swing