Il gruppo agrochimico basilese Syngenta, in procinto di passare sotto il controllo del gigante cinese ChemChina, ha realizzato nel primo trimestre dell'anno un fatturato di 3,7 miliardi di dollari, in calo dell'1% rispetto a dodici mesi prima.
Le vendite sono rimaste stabili in Europa, Africa e Medio Oriente (1,7 miliardi di dollari) mentre in America del nord e in America latina i dati ancora provvisori indicano una contrazione in termini reali del 4% (946 milioni) e dell'1% (393 milioni).
Sugli affari ha pesato la siccità che ha investito il sud del Brasile e il Paraguay nel secondo semestre del 2016. Più dinamico il mercato di Asia e Pacifico, con un rialzo del volume d'affari del 4% (448 milioni di dollari).
Quanto al passaggio di proprietà a ChemChina, secondo il gruppo l'operazione da 43,2 miliardi sta per essere portata a termine dopo il via il libera concesso dalle autorità preposte alla concorrenza dell'Unione europea e degli Stati Uniti. La transazione dovrebbe essere conclusa a maggio.
ATS/dielle