Economia e Finanza

Utile di 339,3 milioni per EFG

L'acquisizione di BSI ha nettamente influenzato l'esercizio 2016 del gruppo bancario zurighese. In BSI prosegue il deflusso di fondi

  • 15 marzo 2017, 09:55
  • 23 novembre, 06:26
I loghi dei due istituti

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L'acquisizione di BSI ha nettamente influenzato l'esercizio 2016 del gruppo bancario zurighese EFG International, che ha chiuso i conti con un utile netto di 339,3 milioni di franchi.

Assumendo il controllo della banca ticinese BSI, EFD è diventata una delle maggiori banche private svizzere, con fondi in gestione che alla fine dell'anno ammontavano a quasi 145 miliardi di franchi, indica mercoledì l'istituto in un comunicato. Nel 2015, prima della fusione, tale somma era pari a 83,3 miliardi.

Al netto di BSI e di altri elementi non ricorrenti, gli utili si sono attestati a 82,3 milioni di franchi, in discesa rispetto ai 91,1 milioni dell'anno precedente (-9,7%). I ricavi operativi lordi sono aumentati del 3,6% a 722,0 milioni. Agli azionisti verrà proposto un dividendo invariato di 0,25 franchi.

Quanto al 2017 la direzione di EFG intende porre l'accento sull'integrazione di BSI, stabilizzando l'istituto e imprimendogli "nuovo slancio". Terminata l'operazione, il gruppo bancario calcola di sfruttare il potenziale di sinergie e di "generare una crescita duratura".

EFG, che cancellerà da 300 a 450 posti di lavoro entro il 2019, ritiene di aver raggiunto lo scorso anno gli obiettivi che si era prefissata in termini di risparmio: nel secondo semestre i costi sono stati ridotti dell'11% rispetto a dodici mesi prima. Sul più lungo periodo l'istituto punta a nuovi afflussi di capitali, che dovrebbero crescere ogni anno del 3-6%.

BSI: prosegue il deflusso di fondi

È proseguito anche all'inizio dell'anno in corso il deflusso di fondi dalla BSI. In gennaio e febbraio sono stati infatti prelevati 2,3 miliardi di franchi, ha indicato oggi Giorgio Pradelli, responsabile delle finanze di EFG International, gruppo zurighese del quale la banca fa ormai parte.

Molti clienti della BSI sono stati negativamente "sorpresi" - ha ammesso il CEO di EFG Joachim Strähle - dal coinvolgimento dell'istituto di credito ticinese nello scandalo del fondo malaysiano 1MDB. Fra di essi, tanti hanno ritirato i soldi per motivi di sicurezza, senza però chiudere i conti. Tramite il nuovo marchio, il gruppo spera di riconquistare la loro fiducia. I dirigenti di EFG continuano ad aspettarsi un deflusso totale di 9,7 miliardi di franchi, ha aggiunto Pradelli.

ats/joe.p.

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