E’ passato giusto un anno dall’esplosione dello scandalo del Dieselgate, che da allora è continua fonte di guai per il Gruppo Volkswagen. La circostanza ha provocato un crollo verticale dell’immagine aziendale, preteso la necessità di generare una nuova filosofia aziendale e operativa e creare tanti guai finanziari, tali da porre a rischio pure la sopravvivenza dell’azienda.
Davanti a una situazione così difficile, in molti avevano ventilato un crollo delle vendite e dei profitti per la Volkswagen e le marche della sua “galassia”- Audi soprattutto. Non è stato così visto che la previsione che si sta dimostrando errata riguarda la perdita di consensi da parte della clientela, che invece continua a comprare le auto dei marchi del Gruppo VW.
A un anno dallo scandalo, infatti, il colosso di Wolfsburg è tornato a essere il numero 1 al mondo (5,04 milioni di veicoli venduti contro i 5,002 della Toyota). Restano le beghe che stanno impegnando duramente gli importatori, come l’elvetica AMAG, che da un anno sono alle prese con vicende economico-giudiziarie che non sembrano avere fine.
ANSA/EnCa