Il comune di Zugo dal luglio 2016 permette ai suoi cittadini di pagare in Bitcoin le fatture dell'Ufficio controllo abitanti e, da allora, sono state 40 le transazioni effettuate con la criptovaluta. La Città non ha comunque tratto alcun profitto sul cambio.
La possibilità di pagare in Bitcoin, limitata a importi fino ai 200 franchi, è stata introdotta per testare la nuova tecnologia. L'amministrazione cittadina non vuole speculare e tutti gli importi nella criptovaluta vengono immediatamente cambiati in franchi attraverso una ditta specializzata, ha riferito venerdì un responsabile del comune.
Quaranta transazioni in Bitcoin possono sembrare poche, ma sono molte più di quanto si era previsto, ha aggiunto il funzionario. Tenendo conto dell'evoluzione del corso del Bitcoin, Zugo avrebbe potuto guadagnare fino a 200'000 franchi. Con la conversione automatica le autorità cittadine, che grazie all'insediamento di società che sfruttano tecnologie blockchain è pure chiamata "Crypto Valley", si sono volute difendere da un possibile crollo del corso.
EnCa