La latitanza di Norbert Feher, alias Igor Vaclavic e conosciuto ai più come Igor il russo è finita, ma l'inchiesta delle forze dell'ordine è tutt'altro che conclusa. Le autorità, italiane e spagnole in particolare, sono sulle tracce di coloro che lo hanno aiutato a fuggire e a nascondersi per mesi.
Stando ad alcune indiscrezioni di stampa, sarebbero già una decina i nomi nelle mani degli inquirenti italiani. Da aprile, dopo gli omicidi in Emilia, sono state alcune centinaia le persone controllate dalla procura di Bologna e dai carabinieri con intercettazioni, pedinamenti, videosorveglianze e interrogatori, nella speranza di trovare tracce utili per localizzare il latitante.
Diversi gli elementi raccolti, che hanno portato gli investigatori in Spagna, tra Malaga, Valencia e Madrid. Una serie di piste ritenute attendibili che hanno coinvolto persone residenti in Serbia, Austria e Francia e che potrebbero aver favorito, coperto e aiutato, anche indirettamente, la fuga del ricercato. Tra questi, figurano alcuni familiari, ma anche ex compagni di carcere, italiani e stranieri.
ANSA/bin