L’estate del 2024 è stata la più calda mai misurata sul pianeta, secondo l’osservatorio europeo Copernicus. Il primato precedente era stato registrato nel 2023. “In questi ultimi tre mesi”, ha scritto la viceresponsabile Samantha Burgess nel suo rapporto mensile “abbiamo avuto il giugno e l’agosto più caldi, la giornata più calda e l’estate più calda nell’Emisfero settentrionale”. Questa serie di primati aumenta la probabilità che anche l’anno in corso, nel suo insieme, superi tutti i valori del passato.
Singoli Paesi come Spagna, Giappone, Australia (dove è inverno) e da ultima venerdì la Cina hanno segnalato dati storicamente ineguagliati che sono stati registrati nell’ultimo mese. Fenomeni come siccità, canicole e inondazioni si ripetono con sempre maggiore frequenza e non faranno che intensificarsi in futuro, secondo Burgess., con effetti devastanti per le popolazioni.
Nel dettaglio, in agosto la temperatura media globale si è fissata a 16,82 gradi centigradi, 1,51 gradi in più dell’era preindustriale e quindi già oltre l’obiettivo fissato nell’accordo di Parigi del 2015. La soglia è stata peraltro superata in 13 dei 14 ultimi mesi e quindi per la prima volta potrebbe non essere rispettata su un intero anno.
L’umanità, che nel 2022 emetteva l’equivalente di 57,4 miliardi di tonnellate di CO2, non ha ancora cominciato a ridurre il suo inquinamento. La Cina, prima per emissioni davanti agli Stati Uniti, si avvicina tuttavia al suo picco e sta realizzando capacità produttive nell’eolico e nel solare doppie rispetto al resto del mondo.
RG 07.00 del 06.09.2024 Copernicus
RSI Info 06.09.2024, 07:13