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“Con la guerra molti più mezzi e bisogni”

La ticinese Liù Fornara coordina l’Aiuto umanitario svizzero in Ucraina: lo sminamento, la sanità, la rete idrica sono le priorità

  • 5 novembre, 22:15
  • 6 novembre, 08:09
02:23

Una ticinese in Ucraina

Telegiornale 05.11.2024, 20:00

Di: Davide Paggi 

“Dopo il 2022, con la guerra, i mezzi a disposizione e i bisogni della popolazione sono cambiati drasticamente in Ucraina. Oggi parliamo di 14 milioni di persone che hanno bisogno - in un modo o nell’altro - di assistenza umanitaria” spiega Liù Fornara alla RSI. La ticinese è responsabile dell’aiuto umanitario svizzero nel Paese, oramai da oltre due anni e mezzo coinvolto in un conflitto sanguinoso.

Le priorità della Confederazione in territorio ucraino sono lo sminamento, la ricostruzione di cosa è andato distrutto, progetti sanitari e medici e il ripristino della rete idrica. La Svizzera non è però un paese come un altro e quando deve scegliere che progetti sostenere deve ponderarne costi e benefici, ma anche domandarsi se ciò che si fa è compatibile con la neutralità. “Per l’aiuto umanitario non è una questione. L’aiuto umanitario si basa su quattro principi: neutralità, imparzialità, indipendenza e umanità. I programmi vengono selezionati sulla base di questi criteri”, sottolinea Fornara.

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