“Dopo il 2022, con la guerra, i mezzi a disposizione e i bisogni della popolazione sono cambiati drasticamente in Ucraina. Oggi parliamo di 14 milioni di persone che hanno bisogno - in un modo o nell’altro - di assistenza umanitaria” spiega Liù Fornara alla RSI. La ticinese è responsabile dell’aiuto umanitario svizzero nel Paese, oramai da oltre due anni e mezzo coinvolto in un conflitto sanguinoso.
Le priorità della Confederazione in territorio ucraino sono lo sminamento, la ricostruzione di cosa è andato distrutto, progetti sanitari e medici e il ripristino della rete idrica. La Svizzera non è però un paese come un altro e quando deve scegliere che progetti sostenere deve ponderarne costi e benefici, ma anche domandarsi se ciò che si fa è compatibile con la neutralità. “Per l’aiuto umanitario non è una questione. L’aiuto umanitario si basa su quattro principi: neutralità, imparzialità, indipendenza e umanità. I programmi vengono selezionati sulla base di questi criteri”, sottolinea Fornara.
La diretta dall'Ucraina
Telegiornale 26.10.2024, 20:00
Ucraina, reportage con i soldati del Kursk
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