Le autorità tedesche hanno rifiutato l’estradizione del cittadino saudita accusato di essere l’attentatore del mercatino di Natale di Magdeburgo. L’indiscrezione, diffusa nei giorni scorsi sulla stampa, è stata confermata da fonti vicine al governo tedesco.
“C’è stata una richiesta” di estradizione saudita, nella quale si avvertiva che Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen “potesse essere pericoloso”, ha riferito la fonte.
Dopo l’attacco, nel quale sono state uccise 5 persone e ferite oltre 200 (il numero è stato rivisto al rialzo dalle autorità a 235 feriti), l’uomo è stato identificato come un medico saudita arrivato in Germania nel 2006, con residenza permanente. Secondo le autorità, non corrispondeva al profilo abituale degli autori di attacchi estremisti, descrivendosi come un ex musulmano critico nei confronti dell’Islam e sostenitore dell’estrema destra.
Il ministro della Giustizia, Volker Wissing, ha dichiarato che l’autore dell’attacco aveva attirato l’attenzione minacciando crimini, ma le sue dichiarazioni politiche erano così confuse che non rientrava in nessuno degli schemi delle autorità di sicurezza.
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Reazioni politiche
La leader dell’AfD, Alice Weidel, ha commentato su X che l’attacco non sarebbe stato possibile senza un’immigrazione incontrollata e ha chiesto una politica migratoria più restrittiva. Il partito di estrema destra ha pure in programma una manifestazione alle 16 a Magdeburgo, città che si sta ancora riprendendo dallo shock.
Nel frattempo, il leader della CDU al Bundestag, Thorsten Frei, ha proposto di rendere il diritto di soggiorno dei migranti dipendente dal reddito minimo, sottolineando la necessità di una linea più dura sull’immigrazione.
Il vicecancelliere Robert Habeck ha espresso preoccupazione per la disinformazione online in vista delle elezioni nazionali, esortando le persone a non lasciarsi influenzare dall’odio.
Killer di Magdeburgo, gesto ancora senza movente
Telegiornale 22.12.2024, 20:00