Sette visite in Israele in quasi sette mesi di guerra per Antony Blinken che oggi si è intrattenuto in un colloquio di due ore e mezza con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. La posizione del capo della diplomazia americana è chiara: Hamas deve accettare l’accordo di tregua associato al rilascio degli ostaggi. Un messaggio che il segretario di Stato USA ha ripetuto anche pubblicamente ai manifestanti che lo hanno accolto calorosamente davanti al suo albergo e ai famigliari degli ostaggi: “Non ci fermeremo fino a quando non sarete riuniti con i vostri cari. Abbiate fiducia, lavoreremo ogni giorno per raggiungere l’obiettivo”.
Stando ad indiscrezioni, Hamas starebbe vagliando la proposta di mediazione che prevede un cessate il fuoco di sei settimane in cambio della liberazione di una trentina di ostaggi. Permangono però forti divergenze, soprattutto su quanto accadrebbe al termine della tregua. Per Blinken un rifiuto da parte di Hamas sarebbe la prova che non ha “la minima considerazione per i palestinesi”. Intanto, riferisce la stampa israeliana, Netanyahu avrebbe ripetuto al ministro degli esteri statunitense quanto già dichiarato apertamente ieri: ovvero che, indipendentemente da un accordo, il suo esercito entrerà nella città di Rafah, dove in questi mesi hanno trovato rifugio centinaia di migliaia di profughi palestinesi.
Nel frattempo, il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato in un discorso ai suoi sostenitori l’intenzione di interrompere da domani, giovedì, i rapporti diplomatici con Israele, definendo Netanyahu “un genocida”. In risposta, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz si è espresso su X, definendo Petro un leader “antisemita e pieno d’odio”.
La tensione legata al conflitto a Gaza ha causato anche violente proteste in alcuni atenei americani, tra cui l’Università della California di Los Angeles, dove la manifestazione si è trasformata in uno scontro tra i sostenitori palestinesi e quelli di Israele. La polizia è intervenuta arrestando centinaia di studenti e smantellando l’accampamento simbolo dell’occupazione del campus. L’Università Brown di Providence ha invece raggiunto un accordo con i propri studenti, che prevede un voto sull’eventuale disinvestimento da aziende coinvolte nel conflitto a Gaza.
Scontri nelle università USA, il punto del corrispondente
Telegiornale 01.05.2024, 20:00