Nelle camere “Flutter”, aperte al pubblico a Los Angeles, si ascoltano e si producono suoni e rumori, ci si lascia invadere dalla luce, ci si stupisce in ambienti arredati in modo strano, si sale sulla ruota panoramica grazie alla realtà virtuale. “Flutter” significa vibrare, palpitare, svolazzare. Con la mente, soprattutto; ma anche giocare, travestirsi. Gli spazi “flutter” sono terapeutici ma anche ludici. Una sorta di “musicolucearte” terapia.
fran