Le democrazie occidentali hanno dei nuovi nemici. E a minare le loro basi ci sono ormai le autocrazie. Uno scenario dal quale Anne Applebaum mette in guardia da oltre un ventennio. Nel suo ultimo saggio, dal titolo “Autocrazie”, la nota giornalista e saggista - vincitrice del premio Pulitzer nel 2004 - descrive proprio come le alleanze autocratiche stiano insidiando la democrazia.
La guerra d’aggressione della Russia contro l’Ucraina sta entrando nel suo quarto anno, mentre gli USA stanno vivendo una rivoluzione dall’alto e in Europa le democrazie liberali sono sempre più messe in discussione. Gli equilibri di potere sembrano così spostarsi verso le autocrazie che, secondo Applebaum, si caratterizzano per più elementi: l’annullamento delle relazioni dei trattati internazionali, il rafforzamento dei legami famigliari, l’indebolimento del sistema giuridico e delle istituzioni di governo e una concezione della politica mondiale come qualcosa che può essere gestita tra due uomini.
Quanto fatto da Donald Trump nelle ultime settimane sembra proprio andare in questa direzione, ha sottolineato Applebaum in un’intervista rilasciata a SRF, definendo per vari aspetti il tycoon come “molto simile agli autocrati, nel senso che si considera al di sopra della legge”. Il capo della Casa Bianca ha “abolito il concetto di conflitto di interessi, per esempio”. E con lui sulla scena politica è arrivato anche Elon Musk che “è uno dei più grandi, se non il più grande appaltatore federale” e può ora “fare leggi e prendere decisioni all’interno” della struttura governativa.
Fra gli aspetti presi in esame da Applebaum nel suo libro figura anche la strategia comunicativa caotica che è tipica delle autocrazie. Essa consiste nel rendere difficile la comprensione, diffondendo “molte informazioni contrastanti” e “dichiarazioni contradditorie sullo stesso evento”. Col risultato che prima o poi la gente, non riuscendo a cogliere quanto sta davvero succedendo, percepirà le cose come troppo confuse e non vorrà più sentire.
Ma l’autocrazia, sottolinea Applebaum, non è un sistema che prima non fosse visibile. La corruzione e la combinazione di grandi capitali e potere politico, che si ravvisano in Russia o in altri Stati, sono state rese possibili per molti anni da leggi americane ed europee, come da banche, fiduciarie, avvocati. Quel che ora è successo è che una persona del mondo autocratico è ora alla guida degli Stati Uniti. Ma “Donald Trump non è la causa, bensì il risultato” del declino delle istituzioni democratiche, conclude la giornalista e saggista.