“La Conferenza sulla pace del Bürgenstock non è stata inutile. Solo la conferenza in Svizzera e la relativa dichiarazione di pace hanno chiaramente fissato la posizione dell’Ucraina a livello legale e nello spazio informativo e diplomatico’‘. Così Michaylo Podolyak - alto consigliere personale di Volodymyr Zelensky (era con lui nel celebre video di tre anni fa, quando il presidente ucraino annunciava che non si sarebbe arreso, ndr) si esprime ai microfoni della RSI parlando della Conferenza tenutasi la scorsa estate.
Dalla conferenza era scaturita una dichiarazione che si basava sulla Carta delle Nazioni Unite e sull’integrità territoriale dell’Ucraina. Principi che - con il riposizionamento degli Stati Uniti di Donald Trump e le trattative dirette con la Russia - sembrano superati. Podolyak non la pensa così: ‘‘Quella dichiarazione ha riconosciuto il fatto che vogliamo ritornare al diritto internazionale come strumento delle relazioni interstatali, in modo che la Russia sia punita per i crimini di guerra e paghi per la distruzione delle nostre infrastrutture. Questa è la posizione sulla base della quale l’Ucraina vuole far finire la guerra. Quindi è stato estremamente importante, quando ha avuto luogo quella conferenza, fissare quella posizione’‘.