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AFD nel radar dei servizi tedeschi

Il partito di ultradestra è stato dichiarato caso sospetto e potrà essere messo sotto osservazione

  • 3 marzo 2021, 12:41
  • 22 novembre, 17:30
Alice Weidel e Alexander Gauland, leader dell'AFD

Alice Weidel e Alexander Gauland, leader dell'AFD

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Di: AFP/ludoC 

I servizi interni tedeschi hanno dichiarato il partito di ultradestra AFD (Alternative für Deutschland) un "caso sospetto" e potranno adesso metterlo sotto osservazione a livello federale. Lo scrivono lo Spiegel e l’agenzia DPA.

La sorveglianza ha però delle limitazioni: i servizi rinunceranno per ora, scrive il magazine, a mettere sotto controllo deputati del partito a livello regionale, federale ed europeo, così come i candidati alle elezioni di settembre 2021.

Il partito ha costruito il suo successo soprattutto su posizioni anti-migratorie, ma deve attualmente fare i conti polemiche interne e con una perdita di consensi.

La decisione non è stata resa pubblica poiché una procedura giudiziaria è in corso, dopo che lo stesso AFP ha fatto causa contro il provvedimento.

I servizi interni tedeschi si basano un rapporto di 1'000 pagine, nel quale sono catalogati “le violazioni presente del partito contro l’ordine fondamentale”. Per redigerlo, gli inquirenti hanno trascritto centinaia di discorsi o dichiarazioni dei responsabili dell’AFD a tutti i livelli.

Occhi puntati su L’Ala

A preoccupare sarebbero le prese di posizione della frangia più radicale della formazione politica, chiamata l’Ala, vicina ad ambienti neonazisti. Il movimento è stato ufficialmente sciolto, ma i suoi rappresentanti fanno tuttora parte dell’Alternative für Deutschland. Il rapporto sottolinea che la vicinanza con altri movimenti radicali.

Alcuni dirigenti del partito hanno tentato in questi ultimi mesi di veicolare un’immagine più pulita dell’AFD. Durante un congresso, lo scorso novembre, lo stesso co-presidente Jörg Meuthen – ritenuto da più parti un moderato – aveva criticato fortemente la vicinanza palesata da alcuni suoi colleghi con chi si oppone alle misure anti-covid e il linguaggio usato da vari esponenti contro il Governo centrale. Si riferiva in particolare al presidente onorario Alexander Gauland, che aveva accusato l’Esecutivo di “usare una propaganda di guerra per imporre una dittatura del coronavirus”.

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AFD sotto osservazione

Telegiornale 03.03.2021, 21:00

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