Dure reazioni alla notizia data il 17 luglio da Dmitri Peskov, il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, secondo cui la Russia non rinnoverà l’accordo sul grano ucraino. L’accordo permetteva alle navi ucraine di attraversare in sicurezza il Mar Nero e così, nonostante la guerra, esportare grano e altri cereali. Era stato stipulato a luglio del 2022 da Ucraina e Russia, con la mediazione dell’ONU e in particolare della Turchia. Con il “no” della Russia a un rinnovo diversi paesi del mondo che dipendono dall’esportazione di grano e cereali ucraini potrebbero andare in crisi. Fra questi molti paesi africani e dell’America Latina.
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Telegiornale 17.07.2023, 12:30
La prima reazione è venuta dall’Unione Europea. “Condanno fermamente la mossa cinica della Russia di porre fine all’iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia”, ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. E ancora: “L’UE sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà UE continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall’Ucraina ai mercati globali”, ha aggiunto.
“Oggi la Russia ha rifiutato di prorogare l’accordo sul grano ed è qualcosa di molto serio che creerà un sacco di problemi a molte persone nel mondo”, ha detto invece l’alto rappresentante dell’UE Josep Borrell arrivando al vertice UE-Celac a Bruxeles. Che ha continuato: “Da parte nostra, faremo qualsiasi cosa per rendere disponibile il grano ucraino alle persone che si nutrono di esso. Ritengo colpevole la Russia per questa decisione completamente ingiustificata che trasforma in armi la fame della gente”.
Per il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres “milioni di persone pagheranno il prezzo per l’uscita della Russia dall’accordo”. Mentre per il cancelliere tedesco Olaf Scholz “è molto importante dire oggi che il fatto che la Russia non voglia prolungare l’accordo è una cattiva notizia per tutto il resto del mondo”.
Per il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba senza la proroga dell’accordo sul grano ucraino “i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo”. “La Russia – ha detto - ha lentamente ucciso l’accordo sul grano da un’estensione all’altra. I prezzi alimentari globali sono scesi del 20%”, mentre la mancata proroga “significa che i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo”. Ma, per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, "l'Ucraina è pronta a continuare le esportazioni nonostante l'uscita della Russia dall'accordo sul grano".
Per il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani “la carenza di cibo in Africa riguarda tutti noi. Ci preoccupa molto che la Russia abbia chiuso l’accordo sul grano. Siamo già al lavoro per soluzioni alternative. Il tema sarà affrontato al vertice sulla sicurezza alimentare, a Roma il 24 luglio, che abbiamo organizzato con le Nazioni Unite”.
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