La Commissione Ue ha dato il via libera all'estensione delle deroghe già introdotte per gli aiuti di Stato anche alle ricapitalizzazioni e al ricorso ad azioni subordinate per sostenere le aziende in crisi a causa dell'emergenza coronavirus.
Il nuovo allentamento delle norme sugli aiuti di Stato stabilisce criteri in base ai quali gli Stati membri possono procedere a ricapitalizzazioni e a emissione di debito subordinato alle imprese in difficoltà, ponendo però alcuni paletti per evitare distorsioni della concorrenza.
Tra i paletti vi sono il "no" ai dividendi, acquisti di proprie azioni o bonus ai propri manager per le aziende dell’UE che avranno bisogno di soldi pubblici per non andare a fondo nei prossimi mesi a causa dell'emergenza sanitaria, almeno fino a quando "lo Stato" non sarà definitivamente uscito dall'azienda". Le regole resteranno in vigore almeno fino a fine anno, ma probabilmente più in là. La Svizzera non è tenuta a riprendere le regole europee in materia di aiuti di Stato - quella presa dall'UE è una misura antitetica rispetto a quanto deciso in settimana dal parlamento svizzero - e questo è proprio uno dei punti caldi che con l’accordo quadro istituzionale Bruxelles vorrebbe cambiare.