È di 5 agenti feriti e 15 manifestanti colti da malore, specie per il fumo dei lacrimogeni, il bilancio degli incidenti avvenuti sabato sera a Tirana, dove per quattro lunghe ore dimostranti dell'opposizione di centro-destra hanno affrontato la polizia.
Radunatasi davanti al palazzo del Governo, dove i manifestanti hanno sfondato il cordone della polizia, la folla si è poi trasferita di fronte alla sede del Parlamento. Ai numerosi lanci di fumogeni, petardi e anche bottiglie incendiarie, la polizia ha più volte risposto con i lacrimogeni.
Il cordone di polizia
"Ancora una volta questo Governo si è comportato come un invasore nei confronti delle donne e degli uomini che protestavano", ha dichiarato il leader dell'opposizione Lulzim Basha al termine della protesta, ribadendo che le dimissioni del premier socialista Edi Rama "sono una condizione non negoziabile", perché "il popolo ha decretato la sua fine".
Bandiere e fumogeni
Il premier ha replicato su Twitter, sostenendo che la manifestazione dell'opposizione "è stata indegna e semplicemente vergognosa". In un precedente post Rama aveva espresso "la solidarietà con ogni agente ferito che ha dovuto affrontare gli eccessi fisici di una politica disperata e senza futuro".
Dallo scorso febbraio, i deputati dell'opposizione si sono dimessi ed hanno rinunciato in blocco ai loro mandati, premendo per l'istituzione di un Governo di transizione ed elezioni anticipate. Tali richieste sono state fermamente respinte dalla maggioranza, secondo cui il centro-destra vuole ottenere il potere in modo illegittimo.
ats/joe.p.