Albania, l’hotspot per i migranti operativo da agosto

L’hotspot per migranti di Shengjin in Albania sarà operativo a partire dal primo agosto. Lo ha affermato ieri, mercoledì, Giorgia Meloni in una dichiarazione congiunta con Edi Rama e dopo aver visitato il complesso di accoglienza.

“Italia e Albania”, ha detto la presidente del consiglio italiano, “sono storicamente nazioni amiche, che sono abituate a collaborare insieme”. Ha poi ringraziato il primo ministro e il popolo albanese per l’aiuto offerto e per aver stretto “un accordo di grande respiro europeo”, che potrebbe diventare “un modello” per altre nazioni.

Nel centro saranno effettuati screening sanitari, identificazioni, fotosegnalamenti e la formalizzazione della domanda di protezione internazionale”, ha aggiunto, ribadendo che al porto “potranno sbarcare solamente migranti salvati in acque internazionali da navi italiane, mentre non saranno portati nel paese soggetti vulnerabili, minori, donne, anziani, persone fragili e genitori con figli”.

Il protocollo prevede spese da “670 milioni di euro per 5 anni, 134 milioni all’anno” che, ha aggiunto, “corrispondono al 7,5% delle spese connesse all’accoglienza dei migranti sul territorio nazionale: queste risorse non sono da considerare un costo aggiuntivo”. Secondo l’opposizione però la mossa di Giorgia Meloni è da considerare unicamente come uno spot elettorale, ma non solo. C’è chi afferma che i costi supereranno il miliardo di euro.