Con il via libera definitivo al controverso accordo con l’Italia, il Parlamento dell’Albania ha autorizzato la costruzione nel Paese di 2 centri per i migranti recuperati nelle acque italiane.
Con 77 voti a favore l’assemblea (che ha 140 membri) ha adottato la versione finale del testo, grazie al voto della maggioranza socialista e di un piccolo gruppo d’opposizione. Non ha invece partecipato al voto l’opposizione di destra, che denuncia l’intesa come dannosa per la sicurezza nazionale, l’interesse pubblico e l’integrità territoriale.
L’intesa sottoscritta da Roma e Tirana prevede l’apertura, nel nord dell’Albania, di una struttura per la registrazione dei richiedenti asilo e di un’altra per accoglierli in attesa delle risposte alle loro richieste. L’apertura dei 2 centri è prevista per la prossima primavera.
I costi per l’edificazione e delle infrastrutture necessarie al funzionamento sono quantificati fra i 650 e i 750 milioni in 5 anni e saranno coperte dall’Italia al 100%. Le autorità italiane saranno inoltre responsabili del mantenimento dell’ordine nelle strutture.
L’intesa è stata fortemente contestata dalle organizzazioni per i diritti umani. “Le persone sbarcate in Albania e condotte nei centri (...) sarebbero automaticamente detenute e impossibilitate a lasciarli fino a 18 mesi”, ha in particolare denunciato Amnesty International a metà mese., sottolineando che in base al diritto internazionale “la detenzione automatica è per sua natura arbitraria e quindi illegale”.
RG 12.30 del 22.02.24 - La corrispondenza di Giovanni Vale
RSI Info 22.02.2024, 13:15
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