Una tregua di tre ore al giorno per permettere l'ingresso di convogli umanitari. Si aggrappano a questa concessione, annunciata mercoledì in serata dallo Stato maggiore russo, le speranze della popolazione di Aleppo, città della Siria stremata dai bombardamenti, dalla carenza di cibo, medicinali e anche dalla mancanza di acqua corrente a causa dei combattimenti.
Le "finestre umanitarie", ha precisato Serghei Rudskoi, capo delle operazioni dello Stato Maggiore di Mosca, verranno aperte dalle 10 alle 13 ora locale, e in queste ore "tutte le ostilità, compresi attacchi di artiglieria e aviazione, dovranno cessare". Non è ancora il cessate il fuoco di 48 ore chiesto mercoledì dall'ONU che lamenta "troppo poco tempo" per fare entrare camion in città ed aiutare tutti con successo, come ha sottolineato il capo delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite Stephen O'Brien.
Al momento la popolazione può sperare solo in iniziative ancora isolate di soccorso. Nelle aree orientali si calcola che fino a 300.000 persone - più di un terzo dei quali bambini - si affidino all'acqua dai pozzi potenzialmente contaminata da materiali fecali e pericolosa da bere.
ATS/sdr
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11.08.2016: Guerra in Siria, 3 ore di tregua
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