Algeria, schiacciante riconferma per Tebboune

Esito a dir poco plebiscitario per Abdelmadjid Tebboune nelle elezioni presidenziali svoltesi ieri, sabato, in Algeria.

Il capo dello Stato in carica è stato infatti rieletto, con quasi il 95% dei suffragi, per un secondo mandato alla guida del Paese. Il dato è stato reso noto stasera in una conferenza stampa da Mohamed Charfi, capo dell’Autorità nazionale elettorale, secondo cui il voto è stato caratterizzato “da un alto grado di trasparenza” e ha evidenziato “la maturità elettorale del popolo”.

Poche ore prima, tuttavia, uno dei candidati in corsa, l’islamista moderato Abdelali Hassani, aveva denunciato “delle violazioni” negli scrutini. Secondo il team della sua campagna elettorale ci sarebbero state “pressioni su alcuni responsabili degli uffici elettorali per gonfiare i risultati” e segnatamente il tasso di partecipazione. Hassani ha conseguito solo il 3,17% delle preferenze.

La questione della partecipazione al voto era di particolare rilevanza per queste elezioni. Nelle scorse ore era stato annunciato un tasso medio del 48% alla chiusura dei seggi. Stasera, però, lo stesso capo dell’Autorità elettorale non ha fornito nuove cifre. Nel 2019 Tebboune si era imposto con il 58% delle preferenze, a fronte però di una partecipazione inferiore al 40%. Assenteismo ai seggi e annullamenti delle schede elettorali vengono spesso descritti come i maggiori partiti algerini.