Le principali sigle sindacali italiane hanno respinto venerdì il piano industriale di rilancio di Alitalia. Al termine dell'incontro-confronto nella sede dell'ex compagnia di bandiera a Fiumicino, i sindacalisti hanno comunicato di aver deciso uno sciopero di 24 ore per il prossimo 5 aprile. I negoziati in atto in merito al piano quinquennale prevedono del resto 2'037 esuberi tra il personale di terra, di cui 141 collaboratori all'estero.
L'amministratore delegato dell'azienda Cramer Ball ha inoltre precisato che a questi licenziamenti si aggiungerebbero entro dicembre 2017 altri 400 dipendenti tra il personale navigante, quando scadranno le normative "protettive" contrattuali. Il vettore ha pure chiesto tagli salariali del 28% per i piloti attivi sulle rotte a medio raggio, 22% per i piloti delle tratte a lungo raggio e 32% per gli assistenti di volo.
Intanto i sindacati dei controllori di volo hanno indetto per lunedì prossimo, 20 marzo, un altro sciopero che colpirà tra le 13 e le 17 il 40% dei voli nazionali e internazionali Alitalia.
ANSA/Reuters/M. Ang./EnCa