Alle urne nonostante il caldo

Il clima torrido non ha spinto i greci a disertare le urne per le elezioni legislative in programma domenica. La partecipazione, come testimoniato dai responsabili di alcuni seggi alla RSI, sembra mantenersi su buoni livelli. Complici le previsioni che davano oltre 36 gradi per il pomeriggio e il desiderio di trascorrere gran parte della giornata in riva al mare, una buona fetta dei 10 milioni di elettori ha deciso di recarsi presto alle urne (le operazioni sono iniziate alle 7) per rinnovare i 300 membri del Parlamento.

L’appuntamento è ad alto rischio per il premier Alexis Tsipras. Il leader di Syriza potrebbe patire la sconfitta dopo aver stabilito un primato di longevità al potere in tempo di crisi. Guida il paese dal 2015 e fino all’ultimo scampolo di campagna ha cercato di convincere i concittadini a confermargli la fiducia dimostratagli quattro anni fa, quando si presentava come giovane della sinistra radicale.

Ora, scongiurati il rischio del fallimento e dell’uscita dall’Unione Europea, i greci sembrano intenzionati a scegliere l’alternanza. Dovrebbe vincere il partito conservatore Nuova Democrazia di Kyriakos Mitsotakis. Alle europee ha ottenuto il 33% dei voti, 10 punti in più di Syriza, inducendo il Governo a indire elezioni anticipate e da tempo è dato in vantaggio nelle preferenze del popolo ellenico che ha tempo di recarsi a votare fino alle 19 (le 18 in Svizzera).