La Grecia andrà alle urne domenica prossima per scegliere un un nuovo premier. Alexis Tsipras, del partito antiausterità Syriza, da 4 anni è alla guida di un esecutivo che, secondo i sondaggi, è ormai agli sgoccioli. Tsipras ha traghettato il paese negli anni più difficili, e solo nell'ultimo anno l'economia ha sembrato mostrare cenni di miglioramento.
Chi è Alexis Tsipras
Classe 1974, laureato in ingegneria civile, entra in politica verso la fine degli anni novanta partecipando alle rivolte studentesche e simpatizzando per i giovani comunisti. Respinto a manganellate dal G8 di Genova, fonderà Syriza nel 2009, anno in cui entrerà in parlamento con il 4,9% delle preferenze. Sull'onda della grande crisi greca del 2010, nel 2012 Syriza diventa la principale opposizione alla destra di Antonis Samaras. il suo partito cresce e arriva a prendere il 36% nel 2015, anno in cui Tsipras diventa primo ministro della Repubblica ellenica.
Il profilo dello sfidante
Il leader di centrodestra Kyriakos Mitsotakis giovedì ad Atene
Il principale sfidante di Tsipras è
Kyriakos Mītsotakīs, del centro destra di "Nuova Democrazia", che distanzierebbe il rivale di quasi 10 punti. È figlio dell'ex primo ministro Konstantinos Mitsotakis e proviene da una delle famiglie più potenti della Grecia. Ha studiato ad Harvard e Stanford, e lavorato presso banche e società di consulenza aziendale.
È stato poi dal 2013 al 2015 ministro per le riforme con la destra del premier Antonis Samaras, periodo nel quale si attirò molte critiche dai suoi avversari politici a causa del licenziamento di migliaia di dipendenti pubblici.
"La gente ritiene che Mitsotakis abbia esperienza e conoscenza, perché lavorava per gli istituti finanziari - ha spiegato l'analista Maria Karaklioumi a Euronews - La combinazione tra il profilo tecnocratico e l'esperienza è ritenuta un buon requisito per diventare un primo ministro".