Maltempo

Allerta finita a Valencia, ma ora trema Barcellona

Mentre continuano le ricerche dei dispersi a sei giorni dalle inondazioni, la “crisi meteorologica” si sarebbe conclusa nella città martoriata, ma il maltempo adesso minaccia la Catalogna

  • 4 novembre, 13:46
  • 4 novembre, 22:00
La situazione nella regione di Valencia è ancora caotica

La situazione nella regione di Valencia è ancora caotica a sei giorni dall'alluvione devastante

  • Keystone
Di: AFP/RSI Info 

Le operazioni di ricerca sono riprese lunedì in Spagna, sei giorni dopo le terribili inondazioni che hanno ucciso almeno 217 persone, con le autorità che temono la scoperta di nuove vittime, in particolare nei parcheggi dei diversi centri commerciali alla periferia di Valencia.

All’indomani di una giornata caotica, durante la quale la folla inferocita ha accolto con insulti e lancio di fango la visita del premier Pedro Sanchez e del re Felipe VI in una delle zone più colpite dalle inondazioni, la priorità resta quella di trovare i dispersi.

Codice rosso in varie zone della Catalogna

Lunedì mattina, l’agenzia meteorologica spagnola (AEMET) ha assicurato al pubblico che la “crisi meteorologica” è terminata nella regione di Valencia, a quasi una settimana dalla devastante alluvione in varie aree della Comunità Valenciana. Tuttavia, l’agenzia ha messo in allerta rossa Barcellona e la sua area metropolitana, 350 chilometri più a nord-est, dove hanno iniziato a cadere piogge torrenziali.

Nell’area metropolitana di Barcellona sono stati sospesi i treni per i pendolari ed è stato istituito un comitato di crisi all’aeroporto internazionale di Barcellona-El Prat, dove, secondo le autorità, sono stati dirottati circa 70 voli. Del resto, lunedì mattina è stato attivato un codice rosso nel Baix Llobregat, nell’Alt Penedès e nel Garraf, nell’entroterra in Catalogna, in previsione di ulteriori piogge intense, grandinate e potenti raffiche di vento.

A Barcellona si evocano possibili precipitazioni superiori a cento litri al metro quadro nel corso della giornata, riporta il quotidiano El Periódico. Le autorità chiedono ai residenti di prendere misure precauzionali e di evitare spostamenti non necessari.

Continuano le ricerche dei tanti dispersi

Secondo gli ultimi dati, almeno 217 persone sono morte nelle inondazioni della scorsa settimana: 213 nella sola regione di Valencia, tre in Castilla-La Mancha e una in Andalusia. Ma il bilancio finale delle vittime potrebbe essere più alto: un numero imprecisato di residenti risulta ancora disperso e molti parcheggi sotterranei, completamente allagati, non sono ancora stati ispezionati a fondo.

Intanto, “non è stata ritrovata nessuna vittima dopo aver ispezionato 50 veicoli ritrovati nel parcheggio del centro commerciale Bonaire”, ad Aldaia, il comune alle porte di Valencia travolta dalle alluvioni. Lo ha assicurato il portavoce della polizia nazionale, Ricardo Gutierrez, informando sui lavori realizzati dalle squadre di emergenza dei vigili del fuoco, dei militari dell’unità di emergenza dell’esercito e dei volontari. Si temeva che il parcheggio (che ha 1’800 stalli sotterranei che diventano 5’700 contando i posti auto all’aperto), potesse essere un enorme cimitero di acqua e fango per clienti e personale impiegato nel centro commerciale.

Valencia e provincia ancora sottosopra

Nelle zone più colpite dall’alluvione, a sei giorni dalla tragedia, prevalgono ancora rabbia e angoscia. Molte strade sono ancora bloccate da cumuli di auto, fango e rifiuti, e le case sono prive di servizi telefonici ed elettricità. A causa del cattivo stato delle strade e del tempo ancora piovoso, lunedì le autorità hanno mantenuto le limitazioni al traffico su diverse strade della regione di Valencia, dove le scuole rimarranno chiuse per tutto il giorno.

“Sono nata qui e ho perso tutto”, ha dichiarato all’AFP Teresa Gisbert, residente a Sedavi, un’altra località di Valencia colpita dal disastro. Nella sua casa era visibile una linea scura di un metro di acqua fangosa dove l’acqua era penetrata. “Ci hanno detto ‘allarme pioggia’, ma avrebbero dovuto parlare di alluvione”, ha lamentato la donna di 62 anni.

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Spagna, si teme per il maltempo in Catalogna

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