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Almeno 13 morti a Barcellona

Il bilancio dell'attentato di giovedì pomeriggio conta anche 100 feriti, di cui 15 gravi. Due persone arrestate e una uccisa

  • 17 agosto 2017, 23:55
  • 23 novembre, 04:36
Il furgone bianco è piombato sulla Rambla verso le 17.00

Il furgone bianco è piombato sulla Rambla verso le 17.00

  • Keystone

I morti dell’attentato di giovedì pomeriggio a Barcellona sono almeno tredici, numero che potrebbe aumentare nel corso delle prossime ore. Il bilancio, ancora provvisorio, conta anche oltre 100 feriti, di cui 15 gravi. Non è invece ancora noto se vi siano svizzeri tra le vittime. Ore di terrore, dunque, a causa di un furgone bianco che è piombato sulla Rambla, nella parte settentrionale della via a ridosso di Plaza Catalunya, verso le 17.00. L’attacco è stato rivendicato in serata dall’autoproclamato Stato islamico.

Il presidente del Governo catalano, in una conferenza stampa, ha confermato l’arresto di due persone. Uno dei fermati è di nazionalità marocchina, mentre l'altro è spagnolo dell'enclave di Melilla. Nessuno dei due, però, è il conducente del furgone, come dichiarato dalla polizia locale. La TVE aveva diffuso qualche ora dopo l'attacco il ritratto di Driss Oukabir, presunto killer di Barcellona. Proprio lui, stando a quanto riferito dal sindaco della città, si sarebbe recato in commissariato dopo aver visto la sua fotografia sui media. Avrebbe però assicurato che al momento dell’attacco si trovava a Rispoll. L’uomo, di nazionalità francese, è una persona conosciuta nella località.

In serata, inoltre, un posto di blocco della polizia è stato forzato fuori dalla città, a St. Just Desvern, ma non è chiaro se questo avvenimento sia collegato ai fatti del pomeriggio. La persona che ha travolto due poliziotti, dopo un inseguimento, è stata uccisa. Le forze dell'ordine hanno pure comunicato che mercoledì una palazzina è esplosa in periferia di Barcellona, causando la morte di una persona. Il fatto è legato all'attentato.

Turisti ancora bloccati

La situazione sembra ora essere sotto controllo, ma molti turisti non sono ancora riusciti a fare rientro negli alberghi situati nella zona della Rambla. "Parlando con dei poliziotti mi è stato detto che resteremo bloccati ancora per un paio d'ore. La strada è sempre bloccata", ha dichiarato ai nostri microfoni Reto Kohler, 51enne di Giubiasco che si trova nella città catalana, dove lo abbiamo raggiunto telefonicamente intorno alle 23.30 per un aggiornamento della situazione. "Se non dovessi poter rientrare, passerò la notte nel parco nel quale mi trovo adesso. La gente sembra tranquilla e non fa freddo".

ATS/AFP/REUTERS/ads


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