Proteste di nuovo represse nel sangue oggi, mercoledì, nel Myanmar. Gli attivisti pro-democrazia sono scesi per le strade per manifestare contro il colpo di Stato promosso dall'esercito il 1° febbraio scorso.
Almeno una decina i morti, dopo che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco in diverse località del paese, lanciando soltanto dei brevi preavvisi agli attivisti.
Il bilancio più pesante si registra nella città di Monywa, dove 5 persone hanno perso la vita. Altre 2 sono rimaste uccise a Mandalay, la seconda città più grande del paese.
Il bilancio delle vittime sale così ad almeno una trentina di morti da quando è andato in scena il colpo di Stato da parte dell'esercito, che contesta i risultati delle elezioni legislative tenutesi nel novembre scorso e trionfalmente vinte dal partito di Aung San Suu Kyi, che ora è agli arresti. Deve rispondere di accuse che hanno sollevato grosse perplessità.
RG 12.30 del 01.03.21 - la corrispondenza di Loretta Dalpozzo
RSI Info 03.03.2021, 12:11
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