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Alta tensione tra Israele e Hamas

In serata vi sarebbe stata una strage nel nord della Striscia di Gaza - lanciati tre razzi dal sud del Libano

  • 13 maggio 2021, 23:39
  • 20 novembre, 20:25
Un'immagine scattata oggi a Gaza city

Un'immagine scattata oggi a Gaza city

  • ©Keystone
Di: ATS/AFP/SP 

Strage nel villaggio Um el-Nasser, presso Sheikh Zayed, nel nord della Striscia di Gaza. Lo affermano sulla base di informazioni preliminari i media locali secondo cui 11 palestinesi sarebbero rimasti uccisi e 50 feriti in un bombardamento israeliano. Fra i morti, secondo i media, ci sarebbero anche bambini.

Sempre in serata tre razzi sono stati lanciati dal sud del Libano verso il mar Mediterraneo a largo delle coste della Galilea. Sarebbero stati lanciati da non meglio precisati "gruppi armati palestinesi" e non dagli Hezbollah filo-iraniani, che dominano la regione. Lo riferiscono fonti della sicurezza di Beirut citate da media libanesi mentre finora gli Hezbollah non hanno commentato la notizia.

Intanto le autorità palestinesi hanno aggiornato il bilancio di queste giornate di altissima tensione: i morti sarebbero 103 e tra loro vi sarebbero 27 bambini. I feriti sarebbero invece 580. Sul fronte israeliano i morti sarebbero invece sette e decine i feriti.

Infine sempre in serata il segretario di Stato americano Antony Blinken. ha fatto sapere che gli USA sostengono una discussione aperta sugli eventi in Israele al Consiglio di sicurezza dell'Onu all'inizio della prossima settimana. Questo dopo aver dichiarato nel pomeriggio che si opponevano alla tenuta di questa riunione già nel corso della giornata di venerdì.

Il capo della diplomazia ha ribadito di essere profondamente preoccupato per le perdite di vite umane tra i civili, soprattutto bambini, e ha detto che sta lavorando duro per incoraggiare tutte le parti a ridurre la tensione e a ritornare alla calma.

Nel pomeriggio - ricordiamo - Israele ha schierato truppe e blindati sulla frontiera con la Striscia di Gaza, mentre altri 7'000 riservisti sono stati richiamati in servizio. “Ci vorrà tempo ma riporteremo la calma in Israele” ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu, mentre un portavoce dell’esercito ha affermato che un’invasione via terra è “uno degli scenari possibili”.

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