Il crepitio delle armi da fuoco, i morti, il terrore. A una settimana dalla presa di Kabul da parte dei talebani, la situazione all'aeroporto della capitale afghana non fa che peggiorare, perché migliaia di afghani continuano ad ammassarsi alle porte dello scalo per tentare di fuggire dal Paese, e nella ressa si contano altri morti. Il caos è tale che gli statunitensi hanno chiesto ai connazionali di non tentare di raggiungere l'aeroporto e hanno mobilitato gli elicotteri per evacuazioni in altre zone della città.
Da giorni migliaia di uomini, donne e bambini rischiano la vita per restare davanti all'aeroporto, in attesa di poter lasciare il Paese. I giornalisti sul posto segnalano un "pandemonio totale" e corpi senza vita recuperati dalla calca. Almeno quattro le nuove vittime, che si aggiungono alle 12 dei giorni scorsi. E l'esercito USA, che controlla l'interno dello scalo, per la prima volta ha effettuato un'operazione all'esterno, inviando tre elicotteri per recuperare 169 persone in un hotel.
La massiccia operazione di evacuazione da Kabul, "una delle più difficili della storia" secondo quanto ha ammesso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sta proseguendo tra mille difficoltà. Adesso ci sono più aerei pronti a partire che passeggeri, a causa della difficoltà nel raggiungere l'aeroporto, ha rilevato la NATO.
Nuove tensioni in Afghanistan
Telegiornale 21.08.2021, 22:00
Ahmad Massud, smentisce i talebani: "Nessuna resa"
E poi c'è chi resta. Resta per combattere. Tra questi c'è Ahmad Massud, figlio del "leone del Panjshir", il generale che in passato aveva impedito a sovietici e talebani di entrare in Panjshir. E proprio qui si starebbe organizzando la resistenza, formata anche da alcuni soldati dell'esercito e membri delle forze speciali afgane, che ha già annunciato di aver preso il controllo di tre distretti. Si è trattato del primo scontro vero da quando gli insorti hanno preso Kabul. E soprattutto, nella valle del Panjshir risuona forte il grido di battaglia di Ahmad Massoud: "La resa non fa parte del mio vocabolario, la resistenza è appena iniziata", ha assicurato il figlio dell'uomo che sfidò i talebani negli anni '90. Smentendo le voci diffuse sui network filo-talebani di una sua resa.
Armi e Black Hawk USA in mano ai talebani
Spodestare gli studenti coranici, tuttavia, non sarà semplice, anche perché sono pesantemente armati. Secondo il Pentagono potrebbero essersi impossessati non solo di armi leggere americane, ma anche di veicoli corazzati, elicotteri Black Hawk e persino di una ventina di aerei da combattimento, lasciati a terra dai militari americani dopo il ritiro.
Berna ha dovuto rinviare la partenza dell'aereo della Swiss
Intanto la situazione è sempre più caotica, così anche Berna ha dovuto rinviare la partenza dell'aereo della Swiss che avrebbe dovuto mandare rinforzi e materiale sanitario in Afghanistan. Lo ha comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri, spiegando che la situazione all'aeroporto di Kabul è troppo incerta. I voli da e per la capitale si stanno infatti trasformando sempre più in una sfida per tutti i Paesi coinvolti.
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